Al via il Taormina FilmFest. Inaugura la kermesse Il testamento di Marion Hansel

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Si accendono i riflettori sul Taormina FilmFest, diretto da Leo Gullotta e Francesco Calogero. Ed è l’anteprima italiana di “IL ÉTAIT UN PETIT NAVIRE” di Marion Hänsel a inaugurare la sessantaseiesima edizione di questa magica kermesse. Un film-testamento in omaggio alla produttrice, regista e attrice belga dopo la recentissima dipartita. E a farlo è proprio un diario di ricordi di vita e di cinema  molto vicino ai film autoriflessivi di Agnès Varda e Chantal Akerman.

Un saggio filmico-biografico, sincero e poetico. Una degenza di due mesi in ospedale è l’occasione per la regista di iniziare un lungo viaggio attraverso i suoi ricordi. Ritorna così al 1949, su quelle scale che da bambina la portavano a bagnarsi nel mare di Marsiglia, sua città natale. È poi la volta di tutti i luoghi visitati da bambina, da adolescente, da adulta. Le immagini delle città e dei paesaggi si intrecciano ai filmati d’archivio per ricostruire un’intera vita, una vita destinata da lì a poco a spegnersi.

A questa prima proiezione seguiranno  i film “18% GREY” di Viktor Chouchkov che  racconta la storia del fotografo Zackary e Stella, una giovane coppia che dalla Bulgaria si trasferisce a Londra. Vivere in un paese straniero non sarà facile per loro e quando Zackary verrà lasciato dalla moglie deciderà di intraprendere un viaggio da Londra a Berlino per riflettere su questa perdita. Durante il viaggio incontrerà persone incredibili che lo faranno riflettere sulla natura del suo amore e su se stesso.

“PARADISE WITHOUT PEOPLE” (USA, 2019, 80’) documentario diretto dalla giornalista Francesca Trianni, è il primo ad essere prodotto dal celebre magazine TIME. Al culmine della crisi dei rifugiati in Europa, due donne siriane partoriscono nello stesso ospedale greco, con lo stesso sogno: allevare i loro figli lontano dalla guerra. I destini delle due donne si intrecceranno ancora, mentre proveranno disperatamente ad ottenere asilo.

Ma il TaorminaFilmFest ‘è soprattutto legato al prestigio del suo  concorso internazionale che nel corso del tempo ha scoperto i grandi colossi del cinema; si pensi  a Steven Spielberg con “Duel”, Robert Rodriguez con “El Mariachi”, Luca Guadagnino con “Qui” e i primi Woody Allen con “Bananas”, Peter Weir con “Picnic a Hanging Rock” e Quentin Tarantino con “Pulp Fiction”.

Ed è “OSKAR & LILLI – WHERE NO ONE KNOWS US”, diretto da Arash T. Riahi, il primo titolo della principale categoria competitiva: Oskar, 8 anni, e Lilli, 13, sono due rifugiati ceceni che vivono in Austria da sei anni, ma stanno per essere espulsi insieme alla madre. Quando questa tenta il suicidio, il provvedimento di espulsione viene temporaneamente sospeso ma i due ragazzini vengono separati con la forza dalla famiglia. La loro speranza di riunirsi alla madre è nutrita giorno dopo giorno dal loro amore reciproco, un sentimento che sfida tutti gli ostacoli burocratici. Con Rosa Zant, Leopold Pallua, Anna Fenderl.

“CHARTER”, diretto da Amanda Kernell  è invece la storia di Alice, che, in seguito a un difficile divorzio, non vede i suoi figli da due mesi aspettando un verdetto per la loro custodia. Quando suo figlio la chiama nel bel mezzo della notte, la donna agisce di impulso e rapisce i bambini portandoli illegalmente alle Isole Canarie. Con Eva Melander, Sverrir Gudnason, Ane Dahl Torp.

I film saranno sempre visibili in sala e in streaming su MYmovies.it,  per continuare a sognare sulle ali del grande cinema.

 

 

 

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