Inizia il countdown per l’arrivo de La tempesta al Teatro Mandanici. Protagonista Renato Carpentieri

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Cresce l’attesa  per l’arrivo de La tempesta di William Shakespeare, per la regia di Roberto Andò, che sabato, alle ore 21.00 andrà in scena al Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto. Protagonista un pilastro del teatro italiano che il 16 novembre ha ricevuto il premio alla carriera dell’Associazione nazionale critici di teatro. Solo per citare alcuni dei suoi ruoli principali, è stato Falstaff e uno dei protagonisti di “Operette morali” di Leopardi per la regia di Mario Martone, ha interpretato il professore nello spettacolo “Jucature”, con la regia di Enrico Janniello, ha diretto e interpretato “L’intervista” di Alberto Moravia. Del suo ruolo ne “La tenerezza”, andato in onda sulla Rai pochi giorni fa e successo cinematografico degli ultimi anni, il regista Gianni Amelio ha detto semplicemente: “senza di lui niente film”.

Per questa interpretazione nel 2018 ha ricevuto dalle mani di Diane Keaton il David di Donatello come miglior attore protagonista in una platea all stars che si alzava in standing ovation. Sul grande schermo tornerà a gennaio 2020 con “Hammamet”, sempre di Amelio, ma è già stato diretto dai nostri migliori autori, da Mario Martone a Gabriele Salvatores (e ha vinto i Nastri d’argento come miglior attore non protagonista di “Puerto Escondido”), da Nanni Moretti ai fratelli Taviani. In tv, giusto per fare un esempio, chi seguiva il telefilm “La squadra”, ha incontrato il suo volto molte volte.

 Il suo nome è  Renato Carpentieri, e tra pochissimi giorni sarà sul palco del teatro barcellonese ad incantare il pubblico, nelle vesti di Prospero, personaggio principale della pièce, con la grandezza della sua arte. Al suo fianco un grandioso cast capitanato da Vincenzo Pirrotta,  e poi ancora  Filippo Luna, Giulia Andò, Paolo Briguglia, Paride Benassai, Francesco Villano e Gianni Salvo. Nomi importanti anche dietro le quinte: la traduzione è di Nadia Fusini, l’adattamento di Roberto Andò e Nadia Fusini, le scene sono di Gianni Carluccio, i costumi di Daniela Cernigliaro, le musiche originali di Franco Piersanti, il flautista è Roberto Fabbriciani, light designer è Angelo Linzalata, il suono è a cura di Hubert Westkemper (collaborazione artistica di Alfio Scuderi, Luca Bargagna aiuto regista, scenografi realizzatori Giuseppe Ciaccio, Sebastiana Di Gesù, Carlo Gillè e assistente ai costumi Agnese Rabatti).

Con queste premesse no resta che attendere ancora un po’ per lasciarsi travolgere da una storia senza tempo.

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