Al Tindari Festival il debutto in I° nazionale de La grande menzogna

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Il depistaggio, i fatti, le contraddizioni e i misteri che ruotano attorno alla strage nella quale è stato ucciso Paolo Borsellino arrivano finalmente e per la prima volta a teatro in una pièce scritta e diretta da Claudio Fava, e prodotto da  Nutrimenti Terrestri.

“La grande menzogna” andrà in scena – in prima assoluta nazionale – domenica 16, alle ore 20.00 al Teatro di Paglia presso la Tenuta Giovenco di Patti, all’interno del cartellone del Tindari Festival diretto da di Tindaro Granata.

In questo nuovo testo drammaturgico, che vede Fava firmare anche la sua prima regia teatrale, si indaga il clamoroso furto di verità subito dall’Italia dopo la morte di Paolo Borsellino. Protagonista è lui, il giudice palermitano ucciso nell’attentato di via D’Amelio nel ’92, raccontato non più – com’è sempre accaduto – nel momento della solitudine e della morte ma nella condizione risolta di chi non c’è più. E può dire, indicare, pretendere.

In scena David Coco, eccellente attore siciliano che ha già lavorato più volte su testi teatrali di Fava, da “Il Mio Nome è Caino”, “Lavori in Corso” e “Il Giuramento”, tutti con la regia di Ninni Bruschetta, fino al più recente “Centoventisei” di Fava ed Abbate per la regia di Livia Gionfrida.

“La grande menzogna” racconta “diciassette anni di inganni, di indagini balorde, di processi viziati, di innocenti condannati all’ergastolo” ma non vuole essere un’invettiva contro Cosa Nostra e i manovali mafiosi: Borsellino questa volta accusa il “pubblico dei vivi”, la liturgia delle commemorazioni: “…io sono diventato il vostro atto di fede, il vostro amuleto…  – afferma Borsellino sulla scena – e intanto non vi siete accorti di nulla”.

Queste le premesse di uno spettacolo che non è solo una pièce teatrale, ma un pezzo della nostra storia ancora irrisolta.

 

 

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