Prende il via a Roma la XII° edizione de Lo Spiraglio Film Festival

Roma si tinge di magia, di quella magia che solo il grande cinema sa creare. Da oggi, infatti, nella capitale, presso Scena (Via degli Orti d’Alibert, 1), prende il via la dodicesima edizione de Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale.  I prossimi appuntamenti sono il 21, 27 e 28 aprile e il 4 e 5 maggio. L’8 maggio avrà luogo, presso il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, la cerimonia di premiazione. Organizzato dal Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 1 e da ROMA CAPITALE in collaborazione con il MAXXI e con Scena, lo spazio cinema della Regione Lazio, Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale, seleziona corti e lungometraggi sul tema, un cinema che apre la mente e che, nelle intenzioni degli organizzatori, sappia affrontare il mondo della salute mentale nei modi e generi più svariati.

Cinque i lungometraggi in concorso, tra documentari e di finzione. ‘Inedita‘, documentario di Katia Bernardi, è un ritratto intimo e scanzonato di Susanna Tamaro. Una donna di successo ma lontana dai riflettori, con trent’anni di carriera segnati da una sindrome invisibile che non le era stata diagnosticata fino a pochi anni fa: la sindrome di Asperger. Da un documentario nasce invece ‘Crazy for football – Matti per il calcio‘ di Volfango De Biasi, la storia dello psichiatra, interpretato da Sergio Castellitto, che organizza il primo mondiale di calcio a cinque per squadre formate da pazienti psichiatrici. Altro documentario, firmato da Marco Bellocchio, ‘Marx può aspettare‘, che scava nel proprio privato a partire dal suicidio del gemello Camillo, scomparso nel 1968. Altro documentario che parte da un vissuto famigliare è ‘The Rossellinis‘ diretto da Alessandro Rossellini, primo nipote del grande regista, con alle spalle una carriera traballante da fotografo e un lungo passato di tossicodipendenza. Esordisce a 55 anni affrontando con ironia la saga dei Rossellini e obbligando i parenti a un’impossibile terapia familiare davanti alla macchina da presa. Il giovane regista Ciro De Caro, già autore del cult Spaghetti Story, firma ‘Giulia – Una Selvaggia Voglia Di Libertà‘, la storia di una ragazza costantemente divisa tra il bisogno di sentirsi a casa e una selvaggia e sacrosanta voglia di libertà. Si ritrova in mezzo a una strada e inizia a cercare un rifugio e un posto nel mondo, tra un illusorio desiderio di maternità e qualche espediente per sbarcare il lunario.

Venti i cortometraggi in concorso, provenienti da Italia, ma anche Francia, Spagna, Belgio, Regno Unito e Iran, che affrontano vari temi: dai racconti di vita quotidiana durante il lockdown in Gesù in ferie di Michele Bia al tema dell’anoressia in Tutù di Lorenzo Tiberia, dalle pressioni psicologiche che subisce una ginnasta undicenne in Stephanie di Leonardo van Dijl allo stato di salute dei migranti in arrivo in Spagna in Frontiera S – Salute e immigrazione nel Sud D’Europa di Alba Villén, Ignacio Marín.

La Giuria 2022 è composta dal regista e sceneggiatore Enzo Monteleone, dal regista e critico cinematografico Francesco Falaschi, dal pediatra e musicista Andrea Satta, dallo psichiatra Fabrizio Starace direttore DSM – DP di Modena e da Elisa Monacelli, già funzionaria del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale.
Per Spiraglio Salute Mentale è in programma un evento in collaborazione con il Museo Laboratorio della Mente della ASL Roma 1 dove sarà presentato fuori concorso il docufilm The Archivist di Federico Maria Baldacci.

Una Giuria composta da addetti ai lavori (cinema, salute mentale, cultura) assegnerà il Premio “Fausto Antonucci” di 1.000 euro al miglior cortometraggio e il Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” di 1.000 euro al miglior lungometraggio. Durante la cerimonia finale dell’8 maggio sarà inoltre assegnato a un lungo o cortometraggio scelto tra i film finalisti, il Premio SAMIFO di 1.000 euro. Una giuria dedicata, formata da 3 esperti (salute mentale, migrazioni, cultura) selezionerà il film che meglio saprà ritrarre/esprimere/raffigurare aspetti legati alla transculturalità e alla vulnerabilità migratoria.

Queste le premesse di un evento che più di ogni altro sa catturare e mettere in scena molti aspetti della vita vera.

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Maria Antonella Saia
Maria Antonella Saiahttps://www.icoloridellacultura.com
Maria Antonella Saia, laureata in Lettere moderne, specializzata in Scienze dell’Informazione Giornalistica. Iscritta all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Elenco Pubblicisti dal 2011 (Tessera N°141842) ha collaborato con diverse testate giornalistiche tra le quali “il Normanno.com”, “laprovinciamessina.it”, “messinaoggi.it” e “ilcarrettinodelleidee.com” prima di dare il via alla testata giornalistica I colori della cultura.com. Si tratta di un magazine culturale, diversificato a vari livelli che spazia dai libri alla moda e agli spettacoli teatrali, dal cinema alla musica, dallo sport al benessere per concludere infine con uno spazio dedicato al mondo degli animali.

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Maria Antonella Saia
Maria Antonella Saia, laureata in Lettere moderne, specializzata in Scienze dell’Informazione Giornalistica. Iscritta all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Elenco Pubblicisti dal 2011 (Tessera N°141842) ha collaborato con diverse testate giornalistiche tra le quali “il Normanno.com”, “laprovinciamessina.it”, “messinaoggi.it” e “ilcarrettinodelleidee.com” prima di dare il via alla testata giornalistica I colori della cultura.com. Si tratta di un magazine culturale, diversificato a vari livelli che spazia dai libri alla moda e agli spettacoli teatrali, dal cinema alla musica, dallo sport al benessere per concludere infine con uno spazio dedicato al mondo degli animali.

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