La rassegna Teatri di Naso, diretta da Roberto Zorn Bonaventura, è arrivata alle ultime battute. Domenica 18 maggio, alle ore 18.30, andrà in scena al Teatro Vittorio Alfieri la pièce dal titolo (comu veni) Ferrazzano, scritto e interpretato da Giuseppe Provinzano.
Giuseppe Provinzano è diventato in pochi anni uno dei teatranti palermitani più importanti e apprezzati, grazie anche al progetto “P3_coordinate popolari”, una trilogia che prende spunto dal grande etnologo Giuseppe Pitrè, di cui “(comu veni) Ferrazzano” è il secondo capitolo. Filo conduttore di quella che si può definire una vera e propria ricerca linguistica, è il confronto tra l’attore e regista e l’artista scenografa Petra Trombini. «Per guidarci in questa trilogia – dice Provinzano – abbiamo scelto di affidarci alla figura di Ferrazzano, alter ego scaltro di Giufà, al quale il Pitrè ha dedicato diverse storie in cui fa da contraltare al babbasone di lui più noto. Ferrazzano è una sorta di Virgilio, un trait d’union tra i vari capitoli che in questo secondo lavoro della trilogia si presenta in tutta la potenza narrativa e performativa».
Come si legge nelle note di regia, «sono 35 e più le storie che Ferrazzano conosce: potrebbe raccontarle tutte fino a quando il pubblico ne avrà voglia o solo alcune di queste. Quali non è dato saperlo. Il pubblico sceglie da una bisaccia le storie sfidando Ferrazzano in un gioco ispirato a quello delle vecchie osterie, sfidandosi “a chi la racconta meglio”, con un bicchiere di vino quale premio o come pegno.
E così, come un tempo queste entravano e uscivano dal calesse del Pitrè, oggi muoveranno il loro incedere dalla voglia di sentire una storia di uno spettatore e da un corpo capace di narrare con tutti i suoi mezzi a disposizione, quello di Ferrazzano, che vivrà questa sfida in un ambiente scenico che lo farà sentire un gigante, o forse un nano sulle spalle di un gigante, Giuseppe Pitrè».
“Spring”, la prima parte di questa seconda edizione, si concluderà l’8 giugno con “Antigone, il sogno della farfalla”, testo della compianta drammaturga, regista e attrice messinese Donatella Venuti, interpretato da Maria Milasi e Americo Melchionda, che firma anche la regia. Gli spettacoli poi riprenderanno a settembre.
Uno spettacolo da non perdere che saprà donare al suo pubblico una varietà di emozioni diverse, difficili da cancellare. Ancora una volta, spettacolo dopo spettacolo ed emozioni dopo emozioni il teatro sa dar vita a tutte le sfumature della vita.