Incastro Festival: una preziosa vetrina di artisti internazionali

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In questi giorni nel suggestivo borgo di Castroreale si sta svolgendo la settima edizione di InCastro Festival che fonde danza, musica e paesaggio.

E in attesa del gran finale in programma sabato 2 agosto al Museo Civico con lo spettacolo Italian dances, nei giorni scorsi la kermesse ha ospitato artisti del calibro di Julyen Hamilton Nassim Baddag.

 In particolare, Hamilton, uno dei più grandi esponenti della instant composition ha tenuto il laboratorio “the Theatre Works Syllabus” ed è stato il protagonista delle applaudite performance 100 years e del progetto speciale Opere gentili Luminaria, che ha visto anche la partecipazione di Pierfrancesco Mucari.

Gli altri protagonisti delle performance dei giorni scorsi sono stati Lorenzo Covello e Noemi Piva rispettivamente con Early morning symphony e Appena due (Produzione Sosta Palmizi) e settembre non arriverà mai (umida)-studio (Produzione S’ALA), Silvia Gribaudi con Corpo libero e Opere gentili | ispirato a The Doozies (Produzione Zebra – Coproduzione di Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, La Corte Ospitale), Erica Meucci con Storia di un ruscello (Produzione Laagam), Emanuela Serra e Ambra Chiarello con Dalla stessa fonte (Produzione Balletto Civile), Daniele Ninarello con Non(leg)azioni (Produzione Codeduomo) ed Alice Raffaelli con Falena (Produzione Tir Danza).

Particolarmente soddisfatti i due direttori artistici, Giorgia Di Giovanni e  Pierfrancesco Mucari, che evidenziano come “InCastro è un evento che coinvolge sempre di più il territorio e le comunità locali.

Inoltre, durante i giorni del Festival giovani danzatori e danzatrici hanno la possibilità di partecipare a laboratori con artisti internazionali, studiando e perfezionandosi ancora di più.

Siamo particolarmente orgogliosi anche per le positive ricadute sulle attività commerciali della zona, che traggono benefici per la presenza dei visitatori del Festival, che conoscono meglio il meraviglioso borgo con i suoi prodotti tipici”.

Anche in virtù del rapporto creatosi tra artisti, allievi, e gestori di aziende e locali, tutti questi hanno espresso la loro solidarietà verso le realtà colpite dai tagli del FNSV, leggendo ogni sera in maniera partecipata l’appello dei festival della scena contemporanea italiana.

“Complessivamente, sono stati esclusi 29 festival storici, 14 multidisciplinari, 8 di danza, 7 di teatro, tutti attivi da anni e sostenuti nei passati trienni dai contributi ministeriali. Paradossalmente, proprio quei contributi, oggi messi in discussione, hanno reso possibile la crescita e l’affermazione dei festival su scala nazionale e internazionale, come peraltro richiesto dagli stessi criteri ministeriali. Questa esclusione rende quindi completamente vano non solo il lavoro fatto negli anni, ma anche il denaro investito, oltre a mettere a repentaglio la sopravvivenza stessa delle strutture che organizzano i festival, con conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro. Aggiungono i direttori artistici: “Anche il nostro festival ha inspiegabilmente subito una notevole riduzione del punteggio, passando dai 25 punti del 2024 agli 11 del 2025 e risultando assegnataria come tanti colleghi solo per un soffio, visto che il punteggio qualitativo minimo per accedere al finanziamento pubblico è di 10 punti”, concludono Di Giovanni e Mucari.

InCastro  Festival può contare sul sostegno di: Al Duomo Grani antichi e caffè, ANFFAS Palermo ETS Domani tu, Banda Musicale “M° Settimo Sardo”, Fondazione Fiumara d’arte, Istituto Comprensivo L. Capuana, La Casa di Maria B&B, Merceria Donatello, Pubblimer, Proloco Artemisia.

Ancora una volta la kermesse conferma il suo valore intrinseco nell’essere contenitore di tutte le sfumature dell’arte.

 

 

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