Nei giorni scorsi la Piazza del Duomo di Mirto è stato palcoscenico a cielo aperto di uno degli eventi più magici dell’estate: il defilé dal titolo “Spose, un Secolo di Eleganza”.
Promossa dal Comune di Mirto e sostenuto dall’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, la manifestazione non è stata solo una sfilata, ma un vero, racconto di tradizioni, emozioni e cultura.
In primo piano le collezioni storiche “in white” esposte al Museo di Palazzo Cupane a Mirto. Storia e artigianato sono stati indiscussi protagonisti in una magica atmosfera fra luci, musiche, modelle e tanti testimonial locali, tutti insieme in una notte di moda e di eleganza.
L’evento ha offerto un affascinante viaggio nella storia dell’abito da sposa in Sicilia, grazie alle preziose collezioni del Museo del Costume e della Moda Siciliana custodite al Palazzo Cupane di Mirto.
Gli abiti in scena hanno narrato epoche, storie d’amore e di famiglie, dal primo Novecento fino agli anni Settanta, con un emozionante focus su un abito di Piana degli Albanesi risalente a prima dell’Ottocento, mai presentato prima e testimone della ricca tradizione arbëreshe.
Il pubblico ha potuto ammirare abiti popolari che un tempo non erano solo bianchi, ma anche colorati, realizzati dalle più importanti sartorie siciliane per le famiglie dell’isola, a testimonianza di un patrimonio artigianale e culturale che ancora oggi incanta.
Il direttore del Museo, Architetto Giuseppe Miraudo, ha arricchito l’esperienza dei presenti con alcuni suoi momenti. “Ogni abito racconta una storia, un’epoca, un pezzo della nostra cultura,” ha spiegato Miraudo dopo ogni sfilata. “Il nostro obiettivo è proprio quello di far rivivere queste narrazioni, offrendo al pubblico non solo la bellezza estetica, ma anche il profondo significato storico e culturale di ogni pezzo esposto.”
In scena, un momento speciale è stato dedicato alle creazioni da sposa della celebre Mimma Ferraro, “A Madama”, messinese d’adozione e considerata una pioniera dell’alta moda in Sicilia. La Ferraro intrattenne contatti con icone internazionali dello stile come Coco Chanel, Balenciaga e Dior, e fu amatissima dalla borghesia del tempo per la raffinatezza delle sue creazioni.
L’ultima parte ha celebrato le grandi firme che segnarono l’ascesa delle case di moda negli anni Settanta, rivoluzionando i gusti delle spose e aprendo la strada a un nuovo concept di “eleganza in white”.
La serata è stata condotta dalla giornalista Patrizia Casale, ospite d’onore la talentuosa cantante Alessia Di Bella, già nota per le sue collaborazioni con Riccardo Fogli, Ricchi e Poveri, e Ricki Portera che ha interpretato “L’hymne à l’amour” di Edith Piaf, “La nevicata del ’56” di Mia Martini e “Never Say Can Goodbye”di Gloria Gaynor.
Il gran finale ha regalato un’esplosione di gioia: un’emozionante marcia nuziale con tanto di matrimonio davanti alla chiesa e poi l’uscita gioiosa di un gruppo di bambini che hanno coinvolto con la loro innocente allegria l’intero pubblico. Pubblico che ha partecipato con entusiasmo a questo evento che ha celebrato la grande moda del Museo del Costume e della Moda Siciliana custodita al Palazzo Cupane di Mirto.
Sotto un cielo stellato storia e fashion hanno donato ai presenti un’emozione senza tempo.