Popoff, una fiaba moderna che parla al cuore

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C’è un bimbo ed un vecchio: la porta è nel mezzo.

Così Inizia Popoff, la nuova ed entusiasmante storia dello scrittore Graziano Gala, edito da Minimum fax. Solo due frasi per entrare nello strano mondo di Popoff, un bambino venuto dal nulla approdato in un paese fantasma, non di fatto, ma fantasma nell’anima.

Popoff arriva in silenzio a turbare un equilibrio fatto di silenzi e di verità nascoste. Cerca la mamma Popoff, ma anche il papà, In altre parole, cerca la serenità. Ma la cerca in un paese che ha perso da tempo la sua serenità e la sua pace, stati d’animo che sono ormai assenti dal cuore di chi ci abita.

Ma un bambino che non conosce malizia questo non lo può capire e così il protagonista inizia la sua ricerca tra gli abitanti di questo paese sconosciuto.

Inizialmente, nessuno gli dà conto, troppo impegnati nell’affrontare e risolvere le loro vicende, poi però qualcosa cambia e Popoff conosce la bontà di chi lo ha accolto ma anche la cattiveria degli uomini che circondano.

Frammisto tra un lessico letterario e un dialetto l’opera si pone a metà romanzo e fiaba moderna.
Mentre del romanzo mantiene la struttura, il significato della fiaba arriva sul finale, un momento nel quale è racchiusa tutta la verità di una vita vissuta sempre alla ricerca di qualcosa.

E non è forse vero che l’uomo è sempre alla ricerca di un qualcosa nella propria vita? Questa la domanda celata tra le pagine del romanzo di Graziano Gala.

L’esistenza dell’uomo è un viaggio, sempre alla ricerca di qualcosa, che sia di affetto o di cose materiali non ne cambia il finale. La vera differenza sta in come si affronta il viaggio e con quale stato d’animo si accoglierà il risultato; il bambino sarà sempre felice, sia durante il viaggio sia per il risultato che otterrà, ciò che di brutto accadrà lo saprà superare.

Ma una volta diventati grandi le cose si complicano. Ciò che conta è il risultato, ma anche quando lo si otterrà, questo non ci renderà felici, ma soltanto desiderosi di altro. Perché? Perché non sappiamo più guardare il mondo con gli occhi di un bambino.
Questo è il messaggio principale di Popoff.

Al centro della sua ricerca una famiglia, non beni materiali, ma il viaggio intrapreso per portare a termine questa ricerca, seppure pieno di ostacoli, gli ha fatto capire il valore di ogni singola azione.
Popoff è dunque un viaggio dell’anima, un viaggio al quale nessuno può sottrarsi; guardarsi dentro è necessario per capire chi eravamo, chi siamo e chi stiamo diventando.

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