È tutto pronto per la 19esima edizione del SalinaDocFest che quest’anno cambia pelle, anticipando le sue date; infatti, dal 15 al 20 luglio l’Isola di Salina tornerà a essere palcoscenico di cinema, dialoghi, incontri e visioni. Un vero e proprio salto temporale che lascia il mese di settembre per aprirsi a un pubblico più ampio con l’obiettivo di favorire una maggiore partecipazione e incentivare l’approdo turistico sull’isola in un periodo della stagione estiva che ancora non vive di grandi afflussi.
Il tema scelto per questa edizione è Nuove Parole / Nuove Immagini, volto a riscoprire l’autenticità e la profondità del linguaggio nell’era digitale e del rumore.
Il festival intende così aprire uno spazio dove registi, scrittori e pensatori possano confrontarsi e ricostruire un immaginario condiviso, o di un contro-immaginario, capace di ridare senso e fiducia alla narrazione della realtà. Al centro del festival il Concorso Internazionale del documentario narrativo. Sei film, scelti dal comitato di selezione del festival in corsa per il Premio Palumbo Editore al Miglior Documentario, il Premio Media Fenix al Miglior Montaggio e il Premio Signum del Pubblico.
Tra i primi nomi annunciati dal festival, spicca quello di Oliver Stone. Il grande regista americano sarà protagonista di un dialogo con Silvia Bizio, ripercorrendo il suo straordinario percorso umano e artistico, segnato da un’irrequieta ricerca di verità e da un’intensa esperienza personale, narrata nella sua autobiografia Cercando la luce. L’incontro attraverserà i suoi film più iconici – da Platoon a Wall Street, da Nato il 4 luglio a JFK, fino a The Doors e al recente Lula, presentato a Cannes – senza dimenticare opere come Natural Born Killers e Snowden, che hanno contribuito a definire il suo stile provocatorio e visionario.
In programma anche la proiezione speciale di Salvador, film del 1986 che segnò una svolta nel suo impegno politico e sociale. Durante l’incontro, Stone renderà omaggio a Val Kilmer, straordinario interprete di Jim Morrison in The Doors, in un momento che si preannuncia tra i più emozionanti di questa edizione. Con la sua presenza, il SalinaDocFest rinnova il proprio impegno verso l’internazionalizzazione, nell’intento di riportare le Eolie al centro del dibattito cinematografico: l’arcipelago fu infatti set di film memorabili, e tuttora rappresenta uno snodo creativo dove il paesaggio si fonde con lo schermo, e il mare con l’immaginazione.
Il legame con il territorio è da sempre il cuore pulsante del festival. Salina, già sede della leggendaria Panaria Film, si conferma Isola del Cinema. Le proiezioni e gli eventi saranno gratuiti e all’aperto, ospitati in luoghi suggestivi tra piazze, porticcioli, terrazze affacciate sul mare e giardini incastonati nel verde mediterraneo, là dove un tempo si giravano Il Postino e Caro Diario. Il festival non si limita a raccontare storie, ma mostra anche come si fanno: torna l’attenzione ai Mestieri del Cinema con una sezione dedicata alla colonna sonora.
Ad anticipare la kermesse torna anche quest’anno l’anteprima a Messina il 7 e 8 giugno. Un momento di connessione simbolica e reale tra l’isola maggiore e le Eolie, che apre idealmente il viaggio del SalinaDocFest verso l’estate. Due giornate dense di incontri e visioni: Elio Germano, ospite d’onore, riceverà il Premio Speciale SDF – Fondazione Messina per la Cultura e dialogherà con Marcello Sorgi sulla responsabilità morale delle parole, a partire dal film Berlinguer – La grande ambizione, intenso ritratto di un leader politico e della sua eredità.
La nuova edizione del SalinaDocFest, il cui programma in dettaglio verrà presentato ufficialmente a giugno a Roma. Queste le premesse di un festival in continua evoluzione, che rilancia la propria missione culturale accendendo nuove prospettive e riportando al centro dell’attenzione il valore del linguaggio, l’urgenza dell’ascolto e la vitalità delle immagini.