Giuseppe Pollicina e il teatro. Un amore lungo quarant’anni

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Istrionico, divertente, a tratti irriverente, ma sempre emozionante. Sono questi i primi aggettivi che vengono in mente quando si parla di Giuseppe Pollicina, che lo scorso giovedì, 28 dicembre, sul palco del Teatro Trifiletti di Milazzo ha festeggiato i suoi primi 40 anni di carriera.

Tanti gli spettacoli che in questi anni lo hanno visto ora protagonista, ora regista, ora semplicemente autore e talvolta, anzi molto spesso, tutto insieme.

Perché e questa la vita dell’attore: la valigia sempre fatta, i treni presi al volo per solcare le assi di un nuovo palcoscenico e portare sui volti di tanti sconosciuti un’emozione, che sia un sorriso, che sia una lacrima poco importa.

L’importante è emozionarsi, fondersi con il pubblico, e vedere sfilare nei loro occhi tutte le emozioni che stai cercando di trasmettere.

Ed è proprio questo che Giuseppe Pollicina ha fatto in questi 40 anni, mettendo in stand-by gli affetti per dedicarsi con tutto se stesso al sacro fuoco dell’arte, pronto a riappropriarsene una volta sceso dal palco.

A ricordare questi momenti il figlio Nino Pollicina che insieme agli attori Ivan Bertolami, Emanuela Mendolia e Tania Alioto hanno ripercorso le tappe più importanti della sua carriera iniziata appunto il 28 dicembre del lontano 1983.

Un viaggio lungo 40 anni, dunque, che neanche il covid ha interrotto, perché anche in quegli anni, nei quali la vita di ognuno di noi è stata messa in stand by, l’attività teatrale di Giuseppe Pollicina è continuata in smart working, producendo nuovi successi come Cenerentola 2.0 e Biancaneve e i poco nani.

La serata è stata occasione anche di una raccolta di beneficenza promossa dai Lions di Barcellona Pozzo di Gotto e dall’Associazione il Pane Quotidiano.

 

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