Trionfale successo per Marcello Vandelli nella Capitale

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Successo doppio quello dell’artista Modenese  che ha riguardato la mostra pittorica visitabile nella centralissima Via del Corso 528 sino al 10 Aprile e la Via Crucis, con le quattordici stazioni ubicate in Santa Maria dei Miracoli ormai da oltre un anno, e che per la loro particolarità hanno determinato un’adesione di visitatori mai registrata.

Annoverato dalla critica come uno degli artisti più importanti del panorama pittorico italiano, Vandelli torna a Roma e non delude le aspettative. Le opere, il cui contenuto è spiccatamente simbolico, affidano proprio al simbolo la loro più alta rappresentazione. E ci si perde in un racconto intimo e del tutto personale che sembra aver la forza di accostare l’occhio di chi osserva al messaggio evocativo senza troppe celebrazioni ma silenziosamente. Quasi in punta di piedi. Vandelli vive ed opera a Camposanto. Dipinge in un vecchio fienile, tra centinaia di pennelli e barattoli ricolmi di colore dove sembra in effetti che il tempo si sia fermato, nell’attimo volto ad immortalare i momenti che in centinaia di tele, sembra che più che parlare sappiano urlare.

L’artista vanta mostre in ambito nazionale ed estero, nonché partecipazioni museali. Marcello Vandelli dipinge non per il gusto di farlo ma per un bisogno disperato di confrontarsi, prima che con gli altri forse semplicemente con se stesso. Le tematiche delle sue opere, lungi dall’essere banali, riprendono spesso denunce di contenuto sociale che arrivano dritte, come un pugno allo stomaco. Vandelli osserva ed accusa tutto ciò che di negativo pervade questo mondo e senza alcuna mediazione, affidandosi al simbolo, riesce magnificamente a tradurre ciò che la sua anima sensibile avverte e che, con straordinaria capacità, riesce magnificamente a palesare. In lui non si capisce dove finisca l’uomo ed inizi il bambino, e badate, l’ordine sopra espresso non è assolutamente casuale. Il correre del tempo restituisce all’ individuo le sue iniziali sembianze e questo processo, in Vandelli sembra esser non solo spiccatamente manifesto ma anche sorprendentemente naturale.

Di recente il suo nome è circolato nella Capitale grazie alla sopra citata ed imponente opera raffigurante le quattordici stazioni della Via Crucis, esposta in Santa Maria dei Miracoli, che ha catturato l’attenzione dei numerosissimi visitatori poiché perfettamente contestualizzata nel suo essere “pop” in un ambiente squisitamente barocco. Impresa ardua, quella sposata a Santa Maria dei Miracoli ma che ancora una volta ha visto Marcello Vandelli primeggiare. La mostra, che ha visto l’intervento del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, si protrarrà sino al 10 Aprile e siamo certissimi che anche in questa occasione, a vincere potrà essere il colore.

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