Teatro dei 3 mestieri: il novembre del progetto Epic

Tornano gli appuntamenti del progetto EPIC, organizzato a Messina da Mana Chuma Teatro in partenariato con Rete Latitudini e Teatro dei 3 Mestieri. Ed è proprio dal Teatro dei 3 Mestieri che si riparte. allo scopo di promuovere spettacoli dal vivo nelle aree urbane periferiche.

Domani, giovedì 10 e venerdì 11 novembre andrà in scena, infatti,  alle ore 21.00, al Teatro dei 3 Mestieri lo spettacolo dal titolo  Quanto resta della notte scritto, diretto e interpretato da Salvatore Arena.

La pièce è una lunga riflessione su come uscire dall’oscurità e immaginare un tempo dedicato all’amore. Un testo che racconta la storia di Pietro, richiamato nel proprio paese dopo aver ricevuto una lettera che lo informa di una malattia della madre.

Quanto resta della notte è un susseguirsi di ricordi, che risvegliano nel cuore del protagonista, Pietro, la verità nascosta. Migliaia di parole collocate nell’arco quotidiano di tre giorni, una via crucis, una madre che va spegnendosi perché rinasca il figlio, come a partorirlo due volte a questo mondo. Un attore, in scena, immobile su una sedia, ancorato, vincolato al racconto, inchiodato, costretto in quello spazio e in quel tempo a non distogliere il corpo da ciò che gli accade dentro, senza alcuna via di fuga.

Sabato 12 novembre alle ore 21.00 al Teatro dei 3 Mestieri andrà in scena La maledizione del sud (Produzione Teatrop) di e con Pierpaolo Bonaccurso e Fabio Tropea (che esegue le musiche dal vivo).

Quest’opera teatrale trae le sue origini dalla leggenda di Colapesce: la storia di un uomo, forse di un semidio, che abbandona le certezze della vita quotidiana per inseguire il suo sogno.

Accompagnato da un’originale narrazione musicale interpretata dal vivo con Marimba, Didgeridoo, tamburi e bicchieri, che rievocano le sonorità del Mediterraneo, l’attore-autore, ispirato dall’incontro con una cantastorie siciliana, fa sua quest’ antica leggenda e crea un originale gramelot calabro – siciliano per raccontarci come Colapesce abbia sposato il mare e come abbia salvato la Trinacria, la sua Terra, dallo sprofondamento.

Un teatro, due grandi storie e tante intense emozioni dalle quali lasciarsi travolgere.

Maria Antonella Saia
Maria Antonella Saiahttps://www.icoloridellacultura.com
Maria Antonella Saia, laureata in Lettere moderne, specializzata in Scienze dell’Informazione Giornalistica. Iscritta all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Elenco Pubblicisti dal 2011 (Tessera N°141842) ha collaborato con diverse testate giornalistiche tra le quali “il Normanno.com”, “laprovinciamessina.it”, “messinaoggi.it” e “ilcarrettinodelleidee.com” prima di dare il via alla testata giornalistica I colori della cultura.com. Si tratta di un magazine culturale, diversificato a vari livelli che spazia dai libri alla moda e agli spettacoli teatrali, dal cinema alla musica, dallo sport al benessere per concludere infine con uno spazio dedicato al mondo degli animali.

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Maria Antonella Saia
Maria Antonella Saia, laureata in Lettere moderne, specializzata in Scienze dell’Informazione Giornalistica. Iscritta all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Elenco Pubblicisti dal 2011 (Tessera N°141842) ha collaborato con diverse testate giornalistiche tra le quali “il Normanno.com”, “laprovinciamessina.it”, “messinaoggi.it” e “ilcarrettinodelleidee.com” prima di dare il via alla testata giornalistica I colori della cultura.com. Si tratta di un magazine culturale, diversificato a vari livelli che spazia dai libri alla moda e agli spettacoli teatrali, dal cinema alla musica, dallo sport al benessere per concludere infine con uno spazio dedicato al mondo degli animali.

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