Sulla scia del successo della prima parte di Cortile Teatro Festival, diretto da Roberto Zorn Bonaventura, che si concluderà stasera, alle ore 20.45, nel cortile di Palazzo Calapaj-D’Alcontres con lo spettacolo di danza “Tower speaks” della ballerina e coreografa argentina Agostina D’Alessandro ,è già tutto pronto per la seconda parte che prenderà il via giovedì 4 agosto.
La seconda parte, che si svolgerà fra le location dell’Area Iris e della Tenuta Rasocolmo, vedrà protagonista la compagnia fiorentina “Chille de la balanza”, che presenta lo spettacolo “Che l’a pace sia con voi”, in scena all’Area Iris, alle ore 21.30 scritto, diretto e interpretato da Luca D’Arrigo. Lui racconta così il suo testo: «Una ragazza quasi cieca, in stato confusionale, scappata da casa, senza un posto dove dormire, da una zona degradata della città cerca disperatamente di arrivare all’Albergo Pace, per soccorrere il fidanzato ferito in una rissa di coltello e lì alloggiato. O almeno, così sembrerebbe stando ai confusi discorsi della donna, durante i quali vengono ripetute come un mantra sempre le due stesse identiche parole: Hotel Pace. Hotel Pace. Hotel Pace. Un ragazzo, che si ritrova a scegliere tra tornare a casa lasciando questa anima al suo destino, o rimanere cercando di aiutarla, alla fine sceglie di essere la guida della donna fino all’albergo. Ma a opporsi si erge minaccioso un confine tra società civile e stato di natura che sembra respingere in ogni modo le anime perse dell’umanità, lungo il quale i due intraprendono un viaggio che diventa assieme un cammino spirituale e una Via Crucis carica di domande sempre più grandi riguardo alla condizione di tutti coloro che vengono tradizionalmente etichettati come “emarginati” all’interno del nostro Stato, l’Italia, il Paese “dalla più bella Costituzione del mondo”. Dubbi laceranti di fronte ai quali, come cittadini consapevoli, non è possibile darsi Pace. Quanto il nostro Stato, nei suoi rappresentanti e nelle sue leggi, protegge davvero le anime perse che vagano al suo interno? Quanto ci fa comodo pensare che l’emarginazione abbandonata a sé stessa sia solo una condizione di anomalia nel nostro Paese, qualcosa che sta nel buio dell’eccezione?».
Nel cartellone spiccano, fra tanti spettacoli di alto livello, tre novità messinesi. La prima (11 agosto) è “Semper fidelis”, scritto e diretto da Saverio Tavano, uno degli autori più affermati della città dello Stretto. In scena Francesco Gallelli (calabrese di Badolato) e i messinesi Margherita Smedile e Vincenzo Tripodo; produzione Compagnia del Carro. La seconda (23 agosto) è il primo studio del nuovo spettacolo della superpremiata compagnia Carullo-Minasi: “Umanità nova”. In scena Giuseppe Carullo, regia di Cristiana Minasi. La terza (27 agosto) è “Minima mente blu. Accordi sintetici per una nudità d’essenza” di QA-Quasianonimaproduzioni”. Regia e drammaturgia di Auretta Sterrantino, interprete Giulia Messina, musiche di Vincenzo Quadarella.
Continuano le emozioni targate Cortile Teatro Festival.