Al via la XIV° edizione del Festival del cinema spagnolo e latinoamericano

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Ci siamo. Si terrà a Roma dal 1 al 7 ottobre,  presso il Cinema Farnese Arthouse di Campo de’ Fiori,  la quattordicesima edizione del Festival del cinema spagnolo e latinoamericano. Diretto da Iris Martín-Peralta e Federico Sartori, il festival ritorna a Roma dopo le tappe estive di Campobasso, Quartieri Spagnoli di Napoli, Messina, Bova-Reggio Calabria e Venezia.

Un’edizione del festival che presenta un grande numero di opere prime, molte delle quali premiate ai recenti Premi Goya e al Festival di San Sebastian”, dichiarano i direttori artistici. Tra i titoli de La Nueva Ola, sezione dedicata al cinema spagnolo contemporaneo, inedito e di qualità, “La inocencia”, opera prima della giovane Lucía Alemany, che affronta la vita di un gruppo di adolescenti in un piccolo paesino della costa valenziana. La regista sarà presente a Roma, alla serata inaugurale dell’event venerdì 1 ottobre.

Altra anteprima italiana è l’atteso “Intemperie” di Benito Zambrano vincitore di due Premi Goya 2020 per la Miglior sceneggiatura e la Miglior canzone originale (Sílvia Pérez Cruz). Il film, che vede protagonista Luis Tosar (“Celda 211”, “Desconocido”, “A cambio de nada”), è un western ambientato nel deserto di Granada, nel Sud della Spagna nel primo dopoguerra, quando si va affermando la dittatura franchista, con tutte le sue ingiustizie, prepotenze e regolamenti di conti.

Sabato 2 ottobre il regista basco David Pérez Sañudo presenterà al pubblico romano “Ane”, il suo esordio alla regia, fresco vincitore di tre Premi Goya 2021 per la Miglior sceneggiatura e per la coppia di attrici protagoniste, Patricia López Arnáiz e Jone Laspiur. L’opera prima di Sañudo segue da vicino Lide, una madre sulle tracce della figlia scomparsa dopo un’azione No-Tav contro un cantiere. Con un solido impianto narrativo, tra il giallo e il dramma politico, il film è l’autentica rivelazione dell’anno.

Mercoledì 6 ottobre la regista Nuria Giménez Lorang presenta al pubblico il suo esordio “My mexican bretzel”, basato sul diario intimo della benestante Vivian Barrett, nell’Europa del dopoguerra, che immerge lo spettatore in una storia d’amore inconfessabile. E se ‘Mentire è solo un altro modo per dire la verità‘, il pensiero corre subito al wellesiano ‘F For Fake‘. Altro titolo di spicco che compone la selezione ufficiale de La Nueva Ola, “La boda Rosa” di Iciar Bollain che qui si cimenta in una “commedia esistenziale”, come ama descriverla la stessa regista. Cast di stelle, su tutti Sergi López e Nathalie Poza (quest’ultima vincitrice del Premio Goya 2021 come Miglior attrice non protagonista) che ruota intorno a Rosa (Candela Peña), una donna abituata a mettere sempre i bisogni degli altri prima dei suoi, e che decide così di dare uno scossone alla propria esistenza e di afferrarne le redini, o almeno tentare di farlo.

Di anno in anno si consolida la sezione Latinoamericana. Quest’anno la kermesse,  oltre a presentare titoli provenienti dal Cile, Messico e Argentina, darà largo spazio al cinema peruviano. Il Focus Perù -che riceve il sostegno dell’Ambasciata del Perù – sarà composto da quattro titoli sia classici che contemporanei. Tra questi l’inedito “La revolución y la tierra”, scelto come film di chiusura del festival, che sarà presentato al pubblico dal regista Gonzalo Benavente Secco. Il film ripercorre il prima, il durante e dopo la riforma agraria del 1969: un viaggio ricco di riferimenti cinematografici, storici e letterari, che riesamina con lucidità le pagine di una storia emblematicamente latinoamericana. Tra le opere che fanno parte del Focus anche un classico, “La ciudad y los perros” dell’italo-peruviano Francisco “Pancho” Lombardi. Tratto dal romanzo “La città e i cani” di Mario Vargas Llosa (Premio Nobel per la Letteratura nel 2010), la storia è ambientata nella comunità di cadetti della rigidissima Scuola Militare Leoncio Prado di Lima, alla quale il padre di Vargas Llosa affidò il figlio. il film descrive la dura esperienza di vita di quattro ragazzi, che dai propri superiori imparano un unico cinico principio: annientare per non essere annientati. Fanno parte del Focus i due inediti “Magallanes” thriller sociale di Salvador del Solar; e “Retablo” di Alvaro Delgado Aparicio vincitore alla Berlinale del Teddy Award interamente parlato in lingua quechua.

Queste le premesse di una kermesse che regalerà al pubblico  sette giornate cariche di indescrivibili emozioni.

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