Dario Piombino-Mascali presenta il romanzo Lo spazio di un mattino

0
699

Sono trascorsi quasi cento anni dalla morte di Rosalia Lombardo, la bambina imbalsamata dei Cappuccini, originaria di Palermo.  La bambina, nata a Palermo nel 1918, morì due anni dopo per una polmonite. Il padre, forse spinto dal dolore, si rivolse al dott. Alfredo Salafia per mummificare il corpicino della figlia e preservarlo nel tempo. Il dottor Salafia era, all’epoca, un esperto e studioso di tecniche di conservazione dei cadaveri, le stesse che praticavano gli antichi Egizi migliaia di anni fa. Effettivamente, i metodi del dottor Salafia hanno permesso un ottimo stato di conservazione della bambina, ritrovata quasi intatta dopo circa 94 anni nelle Catacombe dei Cappuccini di Palermo, dove oggi risiede.

Lo scorrere del tempo e le variazioni climatiche a cui è stato sottoposto il cadavere nei decenni hanno schiarito i capelli e le ciglia della bambina che in passato aveva i capelli più scuri.

Che si tratti di un fenomeno scientifico poco frequente, o che sia un vero e proprio caso paranormale, di sicuro sorprende l’ottimo stato di conservazione di Rosalia a distanza di 94 anni dalla morte.

La storia di Rosalia Lombardo desta ancora tanta curiosità, tant’è che l’antropologo Dario Piombino-Mascali si è ispirato alla sua storia e alle indagini ad essa correlate per compiere un viaggio attraverso l’infanzia e le sue declinazioni. A lei è dedicato il suo nuovo libro dal titolo “Lo spazio di un mattino”, edito dalla Dario Flaccovio Editore.

L’opera sarà presentata giovedì, alle ore 21.00, presso la pizzeria ArteLievito di Pace del Mela. Dialogheranno con l’autore la giornalista e scrittrice palermitana Alessia Franco e la docente universitaria e saggista Katia Trifirò.

Insieme dialogheranno su un’infanzia ancora troppo spesso negata. L’opera diventa così il presupposto per una profonda riflessione sul diritto di essere bambini, in ogni epoca storica e in ogni luogo geografico.

Proteggere il diritto all’infanzia deve essere la principale preoccupazione di ogni società civile. Sono loro il nostro domani, sono loro il nostro futuro, e allora facciamo in modo che loro abbiano un futuro pieno di colori.

RISPONDI

Scrivi il tuo commento
Inserisci il tuo nome