Al via la collaborazione tra gli Esoscheletri e il DAMS

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Il Teatro degli Esoscheletri conquista nuovi riconoscimenti: il primo è riferito  alla tradizione di teatro sperimentale che ha portato Messina alla ribalta nazionale fin dall’inizio del secolo scorso. A ciò si aggiunge il riconoscimento al “format” di arte scenica di ricerca che sotto il nome di “EsosTheatre – Il Teatro degli Esoscheletri” si è fatto strada pur mantenendo base e cuore nella città dello Stretto.

Questo doppio successo è alla base dell’accordo di collaborazione tra il corso di laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo dell’Università messinese, coordinato  da Dario Tomasello, e l’associazione “La Luna Obliqua”, della quale fa parte il Centro di nuova drammaturgia “EsosTheatre” ,rappresentata dal presidente Sasà Neri.

La collaborazione tra DAMS ed EsosTheatre ha durata triennale e prevede di  mettere in piedi un meccanismo in grado di coinvolgere la comunità, educatori, artisti, studiosi, spettatori, aspiranti performer, critici e osservatori, nell’individuazione delle linee di sviluppo del format che Sasà Neri ha ideato nel 2011. Inoltre saranno individuate modalità e azioni in grado di contribuire alla vita della sperimentazione teatrale nel territorio.

Tra le azioni previste la realizzazione di laboratori teatrali, spettacoli, seminari, analisi, studi, pubblicazioni, l’elaborazione di progetti congiunti e campagne di engagement sia verso gli studenti del DAMS sia verso le giovani generazioni in generale nonché verso altri rappresentanti della comunità.

“Il ‘Sistema produttivo culturale e creativo’, come annualmente rileva il rapporto ‘Io sono cultura’ – spiega il coordinatore del DAMS Dario Tomasello – è stato pesantemente influenzato dalla pandemia Covid-19, tanto che nel 2020 il 44% delle imprese del settore stima perdite di ricavi superiori al 15% del proprio bilancio e il 15% si attende perdite superiori al 50%. Si tratta di dati che si registrano anche nella nostra città. E, troppo spesso, vale ancora la triste abitudine che vuole nemo propheta in patria. È sbagliato. Soprattutto a Messina dove questo tipo di teatro, tra i più complessi e coinvolgenti, ha visto esprimersi figure primarie che hanno determinato letteralmente le sorti del settore, a partire, giusto per ricordarlo, dall’arte potente e visionaria di Enrico Fulchignoni. Ma non è tutto. Con questo accordo abbiamo anche accolto e fatto nostra la sfida che Sasà Neri ha ideato per il suo format, quella di far ‘entrare’ dentro ‘EsosTheatre’ una serie di persone e figure che ne rappresentano gli stakeholders. Si tratta di un esperimento tutt’altro che semplice e i cui esiti non sono scontati, ma che rappresenta appieno lo spirito di autentica ricerca che anima questo teatro”.

“I performer di EsosTheatre e io – conclude il regista Sasà Neri – non possiamo che ringraziare di cuore Dario Tomasello e il DAMS per averci dato questa opportunità di crescita, dialogo, confronto. Dopo dieci anni di sperimentazione, sentiamo infatti che il nostro rapporto con il ‘fuori’ necessita di cardini culturali e organizzati ben specifici per poter ulteriormente arricchire la vita artistica del nostro ensemble e della comunità messinese di cui orgogliosamente sentiamo di far parte”.

Ancora una volta i ragazzi di Sasà Neri si confermano fiore all’occhiello del territorio siciliano.

 

 

 

 

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