Raul Bova annulla la tournée di “Love letters” al Teatro Mandanici. In sostituzione, il 21 dicembre, alle ore 21.00, arriverà sul palco del teatro barcellonese uno spettacolo che ha ottenuto molti primati: “La macchina della felicità” diretto e interpretato da Flavio Insinna, bravissimo attore prestato con grande successo anche alla televisione.
Il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, non appena ricevuta la comunicazione dell’annullamento, ha prontamente deliberato la sostituzione dello spettacolo, che non ha costi aggiuntivi per l’ente locale, nella stessa data (21 dicembre 2019, ore 21). Per tutti gli spettatori che avevano già acquistato il biglietto di “Love letters”, sia singolo sia in “pacchetto”, due le possibilità: godere dello show di Insinna oppure, entro il 9 dicembre, ottenere il rimborso del ticket al botteghino del teatro (aperto tutti i giorni dalle ore 10:30 alle ore 13:00 e nei giorni di martedì e giovedì anche dalle ore 15:30 alle ore 18:30) o presso la struttura in cui era stato acquistato.
In tournèe in tutta Italia, da Catanzaro a Salerno, da Lecce a Brindisi, tantissimi i sold out conquistati da “La macchina della felicità”, uno spettacolo ricco di comicità, di musica e di parole, tratto dell’omonimo romanzo dell’artista e scandito dalla storia d’amore fra i due protagonisti, Laura e Vittorio. Definito una vera e propria “ricreazione”, lo spettacolo prende il via dal suono che più di tutti significa gioia fin da quando si è bambini, appunto il campanello della ricreazione, e da una provocazione. “Chi di voi è felice? Chi è felice alzi la mano!” chiede Flavio Insinna, un Pierino cresciutello ma sempre birbone alla ricerca della felicità, scovata nei piccoli e grandi gesti, in allegria, “tutti insieme appassionatamente”, mano nella mano con il pubblico. Con Insinna salirà sul palco la sua “Piccola orchestra” con Martina Cori (voce), Vincenzo Presta (Saxes), Angelo Nigro (Piano e Keyboards), Filippo D’Allio (Chitarre), Giuseppe Venezia (Basso e Contrabbasso), Saverio Petruzzelis (Batteria e Percussioni).
Flavio Insinna, conduttore de “L’eredità”, che ha portato a primati assoluti di ascolto, quest’anno ha partecipato anche come ospite ricorrente al programma “Vieni da me”, condotto da Caterina Balivo ed è stato “ballerino per una notte” nel programma “Ballando con le stelle”. Ma la sua carriera è costellata di successi anche al cinema e in teatro, oltre che sul piccolo schermo. Tra i suoi film si ricordano “Metronotte” (con Diego Abatantuono, regia di Francesco Calogero), “Il partigiano Johnny” (con Stefano Dionisi, regia di Guido Chiesa), e il film campione d’incassi “Il professor Cenerentolo” di Leonardo Pieraccioni. Insinna è stato anche la voce di uno dei protagonisti, il robot gonfiabile Baymax, del film d’animazione Disney “Big Hero 6”, il primo ispirato ad un fumetto Marvel.
Tra le sue interpretazioni più popolari c’è quella del capitano dei Carabinieri Flavio Anceschi, interpretato per cinque stagioni nella fortunata serie tv Rai “Don Matteo” con Terence Hill e Nino Frassica. Ha successivamente interpretato in altre due fiction della Rai le figure di don Bosco e di don Pappagallo (una delle 335 vittime dell’eccidio alle Fosse Ardeatine nel marzo 1944).
Come conduttore di “Affari tuoi” è stato premiato con un Telegatto (personaggio rivelazione del 2006) e il Premio Regia Televisiva (miglior programma dell’anno 2014). Per due stagioni ha interpretato il ruolo del commissario Diego Santamaria nel telefilm di Rai 1 “Ho sposato uno sbirro”. Più volte ospite di Sanremo e conduttore dell’European Song Contest nonché della maratona benefica di Telethon sulla Rai, nel 2015 è stato nominato Cavaliere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella. In quell’anno ha donato a “Medici senza frontiere” la sua barca di 14,80 metri, “Roxana”, per usarla nel mar Egeo nel soccorso ai profughi siriani. Nel 2017, quando quella rotta è diventata impraticabile, l’associazione ha restituito l’imbarcazione a Insinna, il quale l’ha venduta devolvendo il ricavato alla comunità Sant’Egidio, sempre a supporto dei migranti siriani.
Queste le premesse di uno spettacolo che ha per protagonista un attore di grande spessore artistico, ma anche un uomo dal grande cuore che non si lasciato annebbiare dall’inarrestabile successo.