Scommessa vinta per il Teatro Mandanici. Il teatro barcellonese acquista centralità nel mondo dello spettacolo

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Obiettivo raggiunto. La centralità del “Mandanici” nel panorama siciliano e italiano era uno dei punti  che l’amministrazione Materia si era ripromesso di realizzare scegliendo la gestione in house del Teatro cittadino.

L’impegno di dare visibilità e reputazione al “Mandanici” attraverso la realizzazione delle Stagioni direttamente amministrate dal Comune ha infatti comportato per un verso la soddisfazione dei numerosi sold out e della calorosa partecipazione degli spettatori al cartellone, per  altro verso ha avviato un tam tam tra produttori, impresari, compagnie e artisti che sempre di più scelgono di prendere in concessione il Teatro per le loro tournée.

“Un teatro vivo ed attivo – spiega il sindaco Roberto Materia – interessa ed attrae anche le grandi produzioni nazionali. Quando il teatro languiva nessun operatore pensava al ‘Mandanici’ per i propri spettacoli. Grazie anche alle Stagioni che abbiamo allestito negli ultimi anni ed all’attività svolta per far conoscere e rendere sempre più vivo e accogliente il nostro teatro, gli incassi per l’affitto, la concessione, sono passati dai 600 euro del 2015 ai 60.000 euro di oggi, e si tratta di un dato in costante crescita”. E infatti negli anni di amministrazione diretta del “Mandanici” solo con le concessioni si è avuta un’entrata complessiva di 135 mila euro.

Più nel dettaglio, nel novembre del 2015, valutando il “Mandanici” come elemento centrale di una politica di promozione dello sviluppo socio-culturale del territorio, la Giunta Materia ha assunto l’amministrazione diretta del Teatro, che proveniva da una gestione curata dell’Ente autonomo Regionale Teatro di Messina con il quale era stata sottoscritta una convenzione nel dicembre del 2014.

In questa delibera di assunzione in house del teatro, è stata prevista anche la possibilità di affidare il Teatro a terzi a titolo oneroso, una sorta di “affitto”. L’obiettivo era quello di completare ed sviluppare l’offerta artistica della Stagione direttamente curata dal Comune, rendendo possibile la realizzazione di eventi di prosa, musica, danza di alto livello con la partecipazione di artisti di fama nazionale ed internazionale, senza trascurare le realtà del territorio, dalle Associazioni socioculturali e di beneficenza alle  Accademie di balletto e musicali garantendo, garantendo contestualmente entrate significative derivanti dal pagamento della tariffa di concessione in uso  da parte dei concessionari.

Appena aperta la possibilità, si è avuto un primo evento in concessione (era il dicembre del 2015, la delibera era entrata in vigore un mese prima). L’anno successivo, oltre alle 12 scuole di danza che hanno scelto il Mandanici per i loro spettacoli finali, si sono registrati 11 affidamenti. E se le scuole di danza hanno confermato di anno in anno il proprio interesse, il numero degli affidamenti è stato in costante crescita. Quest’anno 14 concessioni sono state già rilasciate e sei sono in itinere.

Ma non è solo una questione di numeri. È anche una questione di nomi. “Le stagioni teatrali del Comune – evidenzia Lucio Catania, segretario generale del Comune e dirigente dell’Ufficio Teatro – hanno fatto conoscere agli operatori del settore la bellezza della struttura e, soprattutto, l’interesse del territorio per gli spettacoli di alta qualità. Questo ha aumentato l’offerta culturale ma ha anche aiutato l’economia, a partire dalle attività turistiche e commerciali”.

E infatti, così come hanno già scelto Barcellona Pozzo di Gotto artisti del calibro di Mogol e Ficarra e Picone, quest’anno oltre al cartellone del Comune, che mette in campo, tra gli altri, Renato Carpentieri, Raul Bova e Rocio Munoz Morales, Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Nancy Brilli e i virtuosi del Balletto di San Pietroburgo, il palco del teatro di Villa Primo Levi ospiterà Teresa Mannino (8 novembre 2019), Fiorella Mannoia (7 dicembre 2019), Loredana Bertè (7 marzo 2020) e Massimo Ranieri (19 aprile 2020). E sempre al “Mandanici”  si terranno il Festival internazionale di danza (2 febbraio 2020), il balletto “Romeo e Giulietta” (21 marzo 2020) e la commedia brillante “Belle ripiene” (26 marzo 2020), una produzione del teatro Sistina di Roma con Rossella Brescia, Tosca D’Acquino, Roberta Lanfranchi e Samuela Sardo.

Non è tutto. All’Ufficio Teatro del Comune, infatti, continuano ad arrivare richieste di allestimenti di spettacoli di grande interesse artistico e presto il calendario potrebbe arricchirsi ulteriormente di nuovi eventi.

Scommessa vinta, dunque, ed ancora una volta la Sicilia fa risuonare il suo nome nel mondo.

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