Teatro Trifiletti: L’alba del terzo millennio inaugura la VI° stagione quiNteatro

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Il conto alla rovescia batte gli ultimi rintocchi. Parte, infatti, domenica la nuova stagione targata quiNteatro diretta dal regista Giuseppe Pollicina.

Ad inaugurare la kermesse, giunta alla sesta edizione, alle ore 18.00, al Teatro Trifiletti di Milazzo, sarà lo spettacolo dal titolo “L’alba del terzo millennio”.

Tratta da un’opera di Pietro De Silva e diretta da Federico Magnano San Lio la pièce vedrà in scena gli attori Emanuele Puglia e Cosimo Coltraro. Siamo all’alba del terzo millennio, Pasqua 2000, e in un imprecisato paesino di una delle tante province (intese come luoghi dell’anima e non come entità amministrative) italiane viene organizzata una sacra rappresentazione che dovrebbe concludersi in cima ad una montagnola, fuori dal centro abitato, che rappresenta il Golgota. Qui, due uomini, che, apparentemente, più diversi non potrebbero essere, attendono già da ore l’arrivo della processione appesi alle croci che simboleggiano quelle dei due ladroni dell’iconografia tradizionale. Ma, per una strana concomitanza di eventi, la processione non arriverà mai e i due saranno costretti, loro malgrado, a socializzare, ad aprirsi l’un l’altro, a mettere insieme le loro solitudini che vanno ben al di là della situazione contingente.

Ma chi sono questi due individui? Uno è un maestro di scuola elementare, frustrato e rancoroso, laico, scettico, persino un po’ classista, volontariamente “auto-esiliatosi” in quel paesino sperduto quasi a voler espiare i propri sensi di colpa nei confronti della moglie (ma lo si scoprirà solo dopo un bel po’… ché, dapprincipio, il maestro è restio ad aprirsi), insofferente e un tantino misantropo… tetro! L’altro è un vinaio, incolto, rozzo ma socievole, ha una sua schiettezza genuina, popolare e una buona dose di logorrea che irrita il suo compagno di sventura, umile e “felicemente” rassegnato alla vita che conduce… percepisce il proprio lavoro quasi come una missione, una vocazione avuta da piccolo e della quale va orgoglioso… in altri contesti, un compagnone!

Queste le premesse di uno spettacolo che oltre a strappare al pubblico qualche risata lo indurrà a profonde riflessioni.

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