L’Alzheimer sul grande schermo nella pellicola di Giuseppe Alessio Nuzzo

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In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, il 21 settembre, uscirà nelle sale cinematografiche il film dal titolo “Quel posto nel tempo”, scritto da Giuseppe Alessio Nuzzo insieme ad Eitan Pitigliani, e diretto dallo stesso Nuzzo.  A dare spessore alla storia un grandioso cast capitanato da Leo Gullotta, al suo fianco Giovanna Rei, Beatrice Arnera, Erasmo Gensini, Tina Femiano, con la partecipazione di Gigi Savoia e con l’attore americano Tomas Arana.

La pellicola sarà presentata in anteprima venerdì 2 settembre alla 79° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nello spazio della Regione Veneto presso l’Hotel Excelsior di Venezia.
Girato tra Napoli, Sorrento e Caserta, e con il supporto di grandiosi scenari quali Piazza Plebiscito, la Reggia di Caserta e la Reggia di Portici, “Quel posto nel tempo” racconta una malattia attraverso la poesia del tempo che passa, dei ricordi che si cancellano e quelli che riemergono, incoerenti e irrazionali: l’Alzheimer, una malattia subdola, che privava della vita ancor prima della morte.

La malattia come metafora di un viaggio, nel tempo e nell’immaginazione del protagonista. Una visione della patologia assolutamente inusuale, poiché pensata sia sulla base cinematografica che scientifica, grazie al supporto del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova.
Un film che diventa un’esperienza, è la malattia a rivelarsi nel corso della narrazione. La storia deriva dallo sviluppo-studio del cortometraggio “Lettere a mia figlia”, vincitore della menzione speciale ai Nastri d’Argento, primo premio al Giffoni Film Festival e di oltre 140 riconoscimenti in tutto il mondo.
Il film vede anche il contributo musicale degli allievi del Conservatorio di Rovigo insieme ad Adriano Aponte, coordinati dai David di Donatello Marco Biscarini e Luca Leprotti, impegnati nella ricerca della malattia sull’aspetto sonoro e musicale.

Ancora una volta il cinema porta in scena momenti di vita vissuta, mettendoci di fronte alle nostre più grandi paure e costringendoci ad affrontarle.

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